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Marco Siddi

 

 

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Brevi cenni sulla storia di TONINO SIDDI 

 Nacque a Sassari il 16/06/1923 ed ancora giovanissimo, iniziò a praticare il mezzofondo insieme a suo fratello Dino, già famoso a livello regionale nella specialità. Nel 1941 entrò a far parte della Torres e Vi gareggiò sino alla fine del 1942 con buoni risultati nelle distanze 800 e 1500 . Dopo la pausa dovuta alla guerra, nel 1945 riprese a gareggiare accorciando però le distanze, ed a Prato sui 400 m, cominciò a far parlare di se vincendo in 50" 2, purtroppo fu squalificato per taglio di corsia (nonostante fosse in rettilineo e non avesse disturbato nessuno).Nel 1946, segnalato dalla Gazzetta dello Sport, fu ingaggiato nelle file dell’Ambrosiana che ne forgiò il fisico ad esprimere le sue enormi  possibilità. Fu Calvesi nel 1947, che gli offrì un posto come Professore di Educazione Fisica a Brescia, a farlo trasferire nella società che lo avrebbe consacrato Campione della sua levatura, il C.S.I. BRESCIA, dove conobbe Maria luisa Tettoni  sua futura, bellissima moglie. I risultati ottenuti, lo candidarono prepotentemente alle ormai prossime Olimpiadi di Londra del 1948. Tutta la preparazione volse alle staffette 4x100 e 4x400. La prima regalò una medaglia di bronzo all'Italia che sul podio, fu però premiata sul posto d'onore, giacché gli Americani, giunti primi, furono momentaneamente squalificati per cambio irregolare. I protagonisti dell'evento dissero che dato la seconda posizione ottenuta dagli inglesi (che ancora non avevano ottenuto nessuna medaglia doro) l'organizzazione dei giochi fu felicissima di far suonare l'inno inglese davanti alla famiglia reale) escludendo momentaneamente gli americani. Alcune voci narrano che fu molto difficile farsi restituire la medaglia d'argento da Tonino........ La testimonianza dell'enorme versatilità di questo campione, venne da un 53"9 ottenuto nei 400 metri ad ostacoli al primo tentativo senza alcuna preparazione specifica; Secondo tempo italiano, tra i primi 10 in Europa, che consenti allo C.S.I. BRESCIA di vincere il Gran Premio dì Società. Nel 1949 a Milano, sui 400 metri piani, ottenne in un incontro internazionale, un 47"2, miglior tempo Europeo del triennio e secondo mondiale dell'anno. Si infortunò nel 1950 a Bologna, poco prima dei campionati Europei e non riuscì a recuperare in tempo per disputare la finale dei 400, regalò però la medaglia d'argento all'Italia nella 4x400, col primato italiano di 3'11" netti. Partecipò ormai in parabola discendente, alle Olimpiadi di Helsinki senza risultati di prestigio internazionale.                                                                    

Fu l'unico atleta di ogni tempo in Italia ad essere presente tra i primi 10 Italiani in ben sette specialità contemporaneamente:

100 200 400 400 HS 800 S.lungo S.alto
10”5 21"4 47"2 53"9 l' 53" l 6.99 m 1.83 m

Fu convocato 17 volte in Nazionale;

6 volte Campione Italiano individuale

( l00m nel 1950) (200m 1948 ) ( 400m nel 1947-1949-1951-53)

 8 volte Campione Italiano di staffetta tra la 4x100 e 4x400,

A parte quelli sopra elencati.....questi i sui primati;

4x100     41"3

4x400      3' ll" 0

Salto in alto  1,83 ( al tempo non esisteva lo stile dorsale, si saltava alla "olio cuore" ma senza mani, e senza materasso di atterraggio!!!). Foto

Salto in lungo    6,99

 

Naturalmente questi sono a grandi linee i fatti che si possono ricavare dai giornali italiani dell'epoca, di aneddoti se ne narrano a centinaia....tipo :

Nell'ultima sua gara ufficiale,(il campionato master italiano over 50) distanza 200 M piani, con gli spalti gremiti dello stadio S.Elia, timoroso di fare una figura poco degna del suo nome avvicinandosi ai blocchi di partenza, e durante la scelta di corsia, disse al compagno di gara piu  vicino (tutto intento a fare esercizi di riscaldamento) "allora facciamo una gara tranquilla, in scioltezza....... per arrivare tutti assieme", ma questi gli rispose risentito:

ognuno faccia la sua gara.!!!!

sentendosi turbato ed intimorito, si posiziono sui blocchi, ed allo sparo dello starter cercò di fare una buona partenza con un rapido allungo.

verso il centro della curva si volto indietro per vedere dove erano gli altri ......... vedendoli poco dopo i blocchi ed intenti ad arrancare con i loro acciacchi si sentì sollevato e percorse i rimanenti 100 metri trotterellando al ritmo di "vogliamose bbene" nel tripudio generale.

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